TEST: QUANTO SONO SATURNINO?

Tutti abbiamo la funzione Saturno perché tutti hanno un ruolo nella società, hanno doveri, obblighi, obiettivi e progetti da realizzare. Tutti noi abbiamo ricevuto delle regole, un’educazione, un imprinting a cui ci adeguiamo o che sfuggiamo.

Chi ha un Saturno forte nel tema natale sarà una persona seria, rigorosa, affidabile, con un ottimo autocontrollo, metodica e costante nell’azione, profonda e continua nelle relazioni. In amore cercherà rapporti durevoli e costruttivi piuttosto che sterili schermaglie affettive.

Il saturnino è di poche parole, autorevole, riservato (con un bel Mercurio però l’eloquenza e la capacità di convincere e persuadere salgono ai massimi livelli) e in grado di gestire con lucida freddezza stati d’animo e situazioni.

Se Saturno nel tema è debole o riceve aspetti disarmonici avremo la tendenza alla ribellione, a mettere in discussione lo status quo, a contravvenire agli ordine e a detestare le imposizioni. Un temperamento anticonvenzionale più disposto a lasciarsi andare alle emozioni, insofferente alle costrizioni e con un’ingegnosità machiavellica a cui non sfugge il tornaconto personale. Il saturnino disarmonico non disprezza il fare ma neanche la dolce indolenza, tende a posporre anziché mettere mano e risolvere immediatamente le questioni.

 

Siete Saturnini?

Saturno vi è antipatico o simpatico?

Rispondete alle domande e leggete il vostro profilo.

 

  1. PARTITE PER LE VACANZE:

A – Prenotate mesi prima dopo aver controllato prezzi e comfort di diverse località.

B – Fate prenotare all’amico/all’amante/al partner non avete voglia di scervellarvi.

C – Partite alla ventura, tanto qualcosa si trova sempre.

 

  1. SE DOVETE FARE UNA SCELTA, COSA CONSIDERATE?

A – La prudenza e l’attenta riflessione.

B – Consigli, esperienze e pareri altrui.

C – L’intuizione, l’estro del momento.

 

  1. QUALE DI QUESTE CITAZIONI POTREBBE APPARTENERVI?

A – L’uomo non è la somma di ciò che ha, ma la totalità di ciò che non ha ancora, di ciò che potrebbe avere. (Jean-Paul Sartre)

B – Esperienza è il nome che ciascuno dà ai propri errori (O. Wilde)

C – Abbiamo sempre la scelta. Anzi, noi siamo la somma delle nostre scelte (J. O’Connor)

 

  1. COME REAGITE DI FRONTE A UNA PERSONA AUTORITARIA?

A – Con indifferenza, la vostra priorità è non avere problemi.

B – Se il suo comportamento è ingiustificato, vi contrapponete frontalmente.

C – Immediata, vi scatta la ribellione.

 

  1. CARTE DI CREDITO E BANCOMAT NEL VOSTRO PORTAFOGLIO SONO:

A – Inseriti a casaccio insieme a scontrini, notes, biglietti. Non vi interessa l’ordine, l’importante è che il conto sia sempre ben pasciuto.

B – Posizionati con ordine ma, visto l’utilizzo vertiginoso, non sapete mai con esattezza che cifra avete a disposizione.

C – Avete con voi i contanti, al massimo il bancomat. La carta di credito è a casa, l’usate solo per determinate spese.

 

  1. I VOSTRI SOGNI DI GIOVENTU’ SONO

A – Una realtà

B – Ancora chiusi in un cassetto, prima o poi li tirerete fuori.

C – Quali sogni? Esiste solo la realtà.

 

  1. NEGLI ULTIMI MESI AVETE PRESO:

A – Nessuna multa.

B – Una multa.

C – Più di una multa.

 

  1. GLI ALTRI SI APPOGGIANO A VOI:

A – Macchè scherziamo? Semmai vi appoggiate voi, volentieri, agli altri.

B – Non amate dare consigli e farvi assorbire dalle paturnie altrui, è giusto che ognuno si faccia le sue esperienze. Però se qualcuno è in difficoltà siete pronti ad aiutarlo.

C- Siete un punto di riferimento. Dialogo, aiuto, ascolto profondo e attenzione sono fondamentali nel vostro rapporto con gli altri.

 

9: INCONTRO DA CARDIOPALMA, LUI/LEI VI PIACE, MOLTO. LO SEDUCETE CON

A – Sorrisi aperti, sguardi provocanti e atteggiamento sicuro. Volete essere cacciatore, non preda.

B – Impacciati, un po’ diffidenti, avete la gamma espressiva di un semaforo: rosso-no verde-si arancio-forse. Pian piano vi sciogliete e lo catturate con il candore di uno spirito fanciullino.

C – Seducete, conquistate, ammaliate con una verve spumeggiante. Non siete mai a corto di argomenti, non abbandonate mai i suoi occhi, non mollate finchè la preda è nel carniere. Come il basilisco, il vostro sguardo penetrante arriva dritto al cuore.

 

10: IN QUALE DI QUESTE CARATTERISTICHE VI RICONOSCETE?

A – Realismo, lealtà, prudenza, accumulo, ambizione.

B – Movimento, cambiamento, evoluzione, estroversione.

C – Umoralità, sensibilità, emotività, la fantasia come rifugio.

 

CALCOLATE IL PUNTEGGIO

 

    1  2  3  4  5  6  7  8  9  10

7  7  3  3  5  7  7  3  5  7

5  5  7  7  3  3  5  5  7  5

3  3  5  5  7  5  3  7  3  3

 

 

Punteggio:

 

DA 55 PUNTI  IN SU

Saturno vi è decisamente simpatico. Più quadrati che squadrati, seri, affidabili, selettivi, logici e disincantati non vi fermate all’apparenza. La vita non è un gioco ma se lo fosse siete pronti a studiare le mosse del Fato con la concentrazione di Kasparov, sicuri di dare scacco matto. Autonomi nelle decisioni, portati al comando, inclini all’ambizione, in tutto ciò che fate mettete impegno, serietà, responsabilità.  Di poche parole ma molti fatti, preferite l’attenta e cauta analisi all’agire dubbioso. Accettate delusioni o insuccessi coscienti che il bagaglio dell’esperienza vi sarà utile. Gestite la vita familiare e affettiva con polso fermo da generale d’armata, ma chi vi conosce sa che basta una coccola e vi sciogliete come neve al sole.

Atlante era costretto a tenere sulle spalle il mondo, voi no. Ogni tanto concedetevi una debolezza, terapeutiche follie, date più spazio alla parte irrazionale.

Provate a considerare che la perfezione non è di questo mondo. Concedetevi l’errore.

 

DA 40 a 54 PUNTI

Equilibrio tra metodo, continuità, razionalità, bisogno di autonomia e spirito eversivo. Non sempre riuscite ad aggirare elasticamente e diplomaticamente le situazioni che non vi piacciono ma siete disponibili ad ascoltare le ragioni dell’altro. Tenacia e passione caratterizzano l’attività lavorativa, ma tendete ad essere discontinui negli interessi. Sicuri di voi stessi cercate di muovervi sempre in autonomia sia sul lavoro che nella vita privata. Ogni tanto peccate di introversione, chiudete fuori il mondo, via dalla pazza folla.  Volete bene a tutto e a tutti, amate l’ape, le nuvole e la rugiada del mattino, ma non sopportate invadenti, ipocriti e maleducati. Affettivamente siete come una divinità pagana. Adorate essere adorati, ma se vi tradiscono diventate un’Erinni, la personificazione dello sdegno.   Il vostro credo? Cercare di vivere la vita con tutta l’intensità possibile.

 

FINO A 39 PUNTI

Spirito ribelle e anticonformista. Leggeri, liberi, vivaci, sprizzate energia ed esuberanza da tutti i pori. Siete un cono d’ombra, fate entrare solo la luce di persone diverse e speciali, come voi. Non vi curate di spiegare al mondo i vostri moti d’animo, il perché delle vostre azioni e scelte. L’unica legge che riconoscete è quella di non arrendersi all’aridità matematica ed economica dell’esistenza. Le porte della fantasia, del sogno per voi sono sempre aperte. Refrattari al mediocre, anti-norma e anti-autorità, amate andare contro regole e imposizioni, pagandone lo scotto. Non vincerete forse il Premio mondiale della Cautela ma il Pulitzer della simpatia è vostro. La costanza non è sempre ferrea, la mente non è sempre lineare, ma sopperite con l’istinto e una buona dose di sano opportunismo nelle scelte della vita. In amore siete sfuggenti come Mata Hari, ma se al partner reggono le coronarie diventate un amour fou insostituibile.

 

 

SATURNO  NEL  MITO…….

 

Kronos figlio di Urano, il Cielo, e di Gea, la Terra, era un dio risoluto e ambizioso. Su istigazione della madre evira con un falcetto il padre Urano (la falce resterà uno dei suoi attributi simbolici più raffigurati). Divenuto re degli Dei sposa Rea ma “…aveva egli saputo da Gea e da Urano stellato che era stato destinato ch’egli da un suo figlio dovesse essere sottomesso..” ( Esiodo, Teogonia ).

Kronos allarmato dalla profezia divora i figli partoriti dalla moglie, ma Rea riesce a fargli inghiottire una pietra al posto dell’ultimogenito, il piccolo Zeus.

A quello poi, avvolta in fasce, una grande pietra essa dette, al figlio d’Urano grande signore, degli dèi primo re” (Esiodo, Teogonia)

Zeus cresciuto va dal padre, si finge coppiere e mescola senape e sale nell’idromele che dà a Crono da bere. Questi, rigetta tutto, prima la pietra (venerata come Abadir) ingerita al posto di Zeus e poi gli altri figli.

Zeus insieme ai fratelli sfida il padre, lo sconfigge e relega in esilio.

Kronos deriva probabilmente dalla parola greca Korone (cornacchia). Corvi e cornacchie erano considerati uccelli vaticinanti e molte antiche divinità come Apollo, Asclepio, il dio nordico Odino o il dio britannico Bran venivano spesso raffigurati vicino a questi uccelli.

Dio della fertilità, del Tempo e dell’agricoltura, Crono è la personificazione del Tempo che inesorabilmente scorre. La falce che porta in mano evoca l’impietosa mietitura che il Tempo opera sull’umanità, ma anche la mietitura del grano, fonte di sostentamento.

I Romani identificarono il Kronos greco con il loro Saturno, personificazione della mentalità saggia e conservatrice del popolo romano.

La leggenda vuole che Saturno, spodestato da Zeus-Giove, approdasse sulle coste laziali benignamente accolto da Giano. Per ricambiare l’ospitalità Saturno insegnò ai romani l’arte dell’agricoltura aiutando il fiorire della loro civiltà.

Non solo quindi un dio inesorabile, calcolatore, freddo e ineludibile, ma anche un dio generoso con chi era disposto a seguire i suoi insegnamenti. Il suo regno veniva ricordato come una parentesi di pace e armonia – l’età dell’oro – e i Romani lo celebravano a Capodanno con le feste Saturnali. Un dio severo ma giusto, equilibrato e autorevole a cui affidare la sorte della collettività: nel suo tempio venivano custoditi sia il tesoro dello stato che le insegne di guerra in tempo di pace.

 

…….E NEL LINGUAGGIO ASTROLOGICO

 

Il linguaggio astrologico moderno fatica a togliere a Saturno la nomea di “grande malefico” attribuitagli dall’astrologia classica. Vezio Valente, astrologo del II secolo d.c., scriveva che Saturno rendeva retti gli uomini ma anche dispregiatori di se stessi e nascosti preparatori di inganni. Per Tolomeo un Saturno dignificato nel tema natale fa diventare solleciti nella cura del corpo ma anche troppo austeri e rigidi nelle opinioni. Giordano Bruno per lui scrisse versi stupendi:

 

O vecchio, lento e insieme celere,

che chiudi e riapri,

che si deve dire di te,

che sei buono o cattivo?

 

Sei ampio e tenace;

i doni che porgi li asporti;

di ciò che partorisci,

sei lo stesso assassino;

 

le cose generate dal tuo ventre,

nel tuo ventre divori.

Tu a cui è lecito carpire con le tue fauci

i frutti del tuo seno.

 

Tutto, comunque lo fai, tutto,

comunque lo distruggi;

quindi come potrei dire di te

se sei buono o sei cattivo?

 

Più oltre ove tu improvviso

sorprenderai con il colpo mortale,

minacciando con la falce,

c’è da tendere umilmente le mani

verso là ove non appaiono

così vicino le vestigia del buio Caos,

non apparirai buono, non apparirai cattivo.

 

Giordano Bruno (La Causa, Principio et Uno)

 

Se è vero che Saturno non è soffice né malleabile, non fa sconti e non è brioso, è anche vero che Saturno tanto è duro e intransigente in posizione critica, tanto è benefico quando fa buoni aspetti.

Generalmente per gli antichi astrologi Saturno tendeva ad essere duro sia al negativo che al positivo. Attualmente si valuta positivamente la sua spinta evolutiva, il suo senso di giustizia, la fredda razionalità che favorisce la visione della realtà, l’analisi lucida degli eventi, la purezza del giudizio critico.

Nella sua simbologia di “messa in ordine” Saturno risolve questioni sospese, vecchi errori, ci mostra dove abbiamo sbagliato, gli atteggiamenti che dobbiamo cambiare se vogliamo migliorarci. Certo, è un pianeta che priva, toglie, allontana, spinge al sacrificio, a volte alla rinuncia, raggela le emozioni. Saturno è il freddo inverno, non certo tiepida primavera.

Nell’immediato non è sempre facile capire la sua opera di pulizia, però a posteriori ci accorgiamo di aver abbandonato cose inutili che andavano perse, di esserci scrollati dalle spalle un fardello o di aver preso coscienza della strada sbagliata che stavamo seguendo.

Saturno non è cattivo. Vuole solo mettere a posto, sistemare, con la fredda efficienza di un caterpillar. È la realtà, nuda e cruda, davanti ai nostri occhi. È il severo giudice che ci fa notare gli sbagli, i delitti che compiamo anche verso noi stessi, paghiamo pegno e possiamo ripartire liberi da ogni peso.

Nel tema natale rappresenta l’azione di controllo della ragione sulla nostra parte istintiva, il Super-Io, il modello educativo impostoci dai genitori e quindi anche l’eventuale spinta alla ribellione.

Il Super-Io è il rapporto tra i nostri desideri, il nostro essere e la realtà. Noi dobbiamo poter controllare i nostri istinti. Saturno è lì per ricordarcelo.

Saturno è la regola, la norma, la legge. Con un bel Saturno nel tema abbiamo una sorte di auto-regolamentazione interna, ci muoviamo con razionalità e giudizio. Ottimo il rapporto con i doveri, i compiti, con il ruolo assegnatoci dalla società. Avere un bel Saturno vuol dire avere metodo, costanza, ordine. Se il pianeta riceve quadrature e opposizioni spesso siamo insofferenti alle regole, discontinui, deboli di carattere, con auto-giudizi pesanti.

La posizione di Saturno nelle Case delinea il settore in cui l’inserimento razionale è più forte. Come e dove dirigeremo la nostra tenacia, la determinazione, l’affidabilità, la severità ma anche l’introversione, il pessimismo, il rigore, l’inflessibilità.

 

Saturno in Prima Casa dà autorevolezza al carattere ma anche una certa cupezza, serietà, sorrisi avari, autoanalisi, senso critico e autocritica a volte feroce. Ambizione e spinta all’affermazione personale.

In Seconda Casa importanza al ruolo familiare, ansia per i beni accumulati, costruzione lenta ma solida del patrimonio.

In Terza Casa può procurare difficoltà comunicative (Saturno in tre fa il vuoto attorno a sé è un motto astrologico che rende l’idea) o far emettere giudizi severi sul prossimo. Qualità intellettuali, concentrazione e logica ferrea. Apertura mentale ad ampio raggio ma selettiva. Poche, ma buone, conoscenze.

In Quarta Casa infanzia a volte non facile, bisogno di costruirsi una famiglia solida, genitori o ambiente familiare avvertito come freddo, inospitale. Educazione rigida o all’opposto lassista perché la persona si sente abbandonata, non seguita, lasciata a se stessa.

In Quinta Casa vita passionale ed erotica discontinua, più portata a razionalizzare le pulsioni che a viverle appieno, soprattutto nella prima parte della vita. I modelli educativi possono interferire con la vita sessuale.

In Sesta Casa grande importanza data al lavoro. Spirito di sacrificio. Capacità di farsi carico delle incombenze quotidiane, dei problemi propri e altrui. Giudizio critico a volte duro nei confronti dei subalterni.

In Settima Casa matrimonio in età avanzata o con partner più anziano. Matrimonio con persona autorevole o saturnina. Selettività nelle relazioni d’amore. Sottile diffidenza nei rapporti con gli altri.

In Ottava Casa intelligenza logica profonda. Riflessività e introspezione. Oculatezza nel gestire il denaro proprio e degli altri. Più o meno sottili angosce di morte.

In Nona Casa amore per lo studio, la conoscenza, la vita contemplativa. Mente aperta ma pronta a passare ogni parola sotto le forche caudine dello spirito critico. Fanatismi, intolleranze, giudizio severo. Difficoltà di adattamento in paesi stranieri.

In Decima Casa rende estremamente ambiziosi. Bisogno di emergere. Conquista pianificata e costante degli obiettivi. Raggiungimento di posizioni dirigenziali. Il potere come manifestazione di una personalità forte.

In Undicesima Casa amicizie selettive ma durature. Amicizie con persone potenti o che favoriscono la carriera. Qui un bel Saturno può anche rappresentare anticonformismo, insofferenza alle regole e apprezzare più il quieto vivere, l’arte del compromesso che la contrapposizione frontale.

In Dodicesima Casa isolamento volontario o imposto. Tendenza all’ascetismo, bisogno di introspezione, di momenti di distacco e di oasi di pace. Forza nel superare malattie o eventi dolorosi.